Ritorno a scuola: il ruolo della tecnologia
- Posted by Tecnotrade
- On 2 Ottobre 2020
Settembre è stato un mese di grandi sfide: tra tutte, il ritorno a scuola è stata sicuramente la più discussa. Per la prima volta dopo il lockdown gli studenti sono tornati in classe nonostante i rischi: la probabilità di contagio è molto alta e si teme una nuova chiusura.
A distanza di poche settimane le statistiche non sono incoraggianti. Al 30 settembre le scuole chiuse erano 116 e si contavano circa 700 contagi: un dato destinato ad aumentare con l’arrivo dell’influenza stagionale, i cui sintomi sono simili a quelli da Covid-19.
Attualmente le direttive del Ministero dell’Istruzione impongono l’utilizzo della mascherina (tranne quando gli studenti sono al proprio banco), il rispetto della distanza interpersonale e che la rilevazione della febbre – l’unico sintomo misurabile – venga effettuata a casa.
Il compito della scuola è quello di gestire i casi sospetti, isolando il soggetto e rilevando la temperatura corporea. L’obiettivo di questa procedura consiste nell’arginare un potenziale contagio, che potrebbe essere già avvenuto nelle ore precedenti.
Come limitare il rischio di contagio?
Non si possono prevedere i casi sospetti, ma si possono prevenire. La tecnologia, che ha dimostrato essere fondamentale ai tempi della didattica a distanza, può giocare un ruolo importante anche nell’attività di prevenzione.
Esistono infatti dispositivi in grado di effettuare rilevazioni sofisticate che possono fare la differenza in un ambiente ad alto rischio come la scuola.
Questi dispositivi sono comunemente chiamati termoscanner: in realtà questo termine racchiude una vasta gamma di strumenti molto diversi tra loro, che integrano diverse tecnologie.
Termoscanner: facciamo chiarezza
Nel gergo comune, con termoscanner si intendono erroneamente i termometri IR che si possono acquistare in farmacia: si tratta di misuratori non adatti alla misurazione “di massa” e sono poco affidabili.
Perché si trovano in vendita termoscanner di diverse tipologie e con prezzi diversi?
Per far fronte alle esigenze di aziende ed enti pubblici, negli ultimi mesi il mercato dei termoscanner si è sviluppato rapidamente dando origine a prodotti con funzionalità e obiettivi differenti.
In commercio si possono trovare dispositivi apparentemente simili, che differiscono nel prezzo: questo dipende dalla precisione dello strumento e dalla tecnologia impiegata.
Esistono infatti tre tecnologie per rilevare la temperatura corporea:
- infrarossi;
- termopila;
- termografia a infrarossi.
Infrarossi (IR)
La tecnologia ad IR è quella comunemente utilizzata per i termometri di ultima generazione. La rilevazione avviene senza contatto, ma ad una distanza ravvicinata, che generalmente non supera i 3-5 cm. Inoltre, la misurazione avviene in circa 5 secondi, con una precisione di ±0,5° C.
Si tratta dei dispositivi più economici presenti sul mercato e sono indicati per un utilizzo “domestico”, dove non esiste la necessità di effettuare misurazioni rapide e frequenti.
Sul mercato esistono anche termometri IR di precisione, più costosi dei precedenti, che raggiungono una sensibilità dello ±0,3° C. Sono ideali in piccole aziende non aperte al pubblico.
Termopila
La tecnologia della termopila è quella più adatta ad affrontare l’emergenza che stiamo vivendo, in quanto la misurazione può avvenire ad una distanza che va dai 30cm agli 80cm, nel pieno rispetto delle distanze interpersonali.
Inoltre, fornisce ai dispositivi una precisione di rilevamento della febbre di ± 0,3°C, con una percentuale di errore nettamente inferiore ai termometri.
In alcuni dei termoscanner a termopila sono integrate tecnologie di riconoscimento facciale a doppio sensore, per fornire ad aziende ed enti pubblici uno strumento che garantisce il più alto livello di sicurezza possibile.
In questo video puoi scoprire il funzionamento di un termoscanner di questo tipo, un vero e proprio sistema di controllo che consente l’accesso solo a chi rispetta i requisiti precedentemente configurati.
Termografia a infrarossi
Si tratta della tecnologia più sofisticata: gli IR rilevano le radiazioni termiche emesse da un corpo, i sensori trasformano le radiazioni in segnale elettrico che viene poi inviato a dispositivi in grado di ricostruire l’immagine.
Da sempre impiegata nell’edilizia e in altri settori, la termografia ha trovato impiego anche nella rilevazione della temperatura corporea perché in grado di restituire misurazioni altamente attendibili in tempi immediati. La rilevazione avviene ad una distanza che va dai 3m ai 9m, senza però distinguere il dettaglio.
Questa tecnologia è adatta alla misurazione in grandi ambienti affollati, come centri commerciali, stazioni e aeroporti.
Vuoi saperne di più?
Se impiegati correttamente, i termoscanner possono fare la differenza nella prevenzione dei contagi.
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