Com’è fatta una rete Wi-Fi aziendale?
- Posted by Tecnotrade
- On 4 Ottobre 2021
Parlare di reti Wi-Fi nel 2021 è scontato. Si può dire che ormai ovunque possiamo connetterci ad Internet senza ricorrere ad un cavo, ma come è strutturata una rete Wi-Fi all’interno delle aziende? In questo articolo ripercorriamo le tappe fondamentali dell’evoluzione della tecnologia wireless, per poi soffermarci sulle particolarità di questi sistemi in ambito business.
Quando nasce la tecnologia Wi-Fi?
Non si ha una data precisa riguardo alla nascita della tecnologia wireless, ma siamo tra la seconda metà degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90.
Potremmo però considerare come data cardine il 1985, quando la Federal Communications Commission (l’ente statunitense che regola il settore delle telecomunicazioni), decise di liberare alcune frequenze e renderle disponibili all’uso civile senza obbligo di licenza. In quegli anni le grandi aziende cominciarono a progettare sistemi di comunicazione wireless per la trasmissione di dati, anche se il primo apparecchio wireless fu presentato nel 1991.
I primi anni di vita furono contraddistinti da una sostanziale incertezza determinata dall’assenza di uno standard e di un protocollo di comunicazione unico in tutto il mondo.
Solo nel 1999 fu definito il protocollo IEEE 802.11, che definisce un insieme di standard e principi di trasmissione per reti WLAN (Wireless Local Area Network). Lo stesso anno nacque anche la Wi-Fi Alliance con l’iconico il logo: un punto e delle onde che si propagano. Logo che riflette esattamente il funzionamento di tale tecnologia. Questo simbolo – oltre ad essere un marchio commerciale – certifica l’insieme di dispositivi conformi agli standard imposti dal protocollo 802.11.
Che cos’è la rete Wi-Fi?
L’acronimo Wi-Fi sta per “Wireless Fidelity” e indica un protocollo per la trasmissione di dati su brevi distanze tramite onde elettromagnetiche. La procedura consente di creare reti senza fili di calcolatori di estensione relativamente limitata nello spazio (per es., all’interno di un alloggio o di un’azienda), a loro volta collegate alla rete Internet. (Fonte: Treccani) Oggi, i termini Wi-Fi e wireless (ovvero “senza fili”), vengono utilizzati come sinonimi.
Se oggi sentire parlare di rete Wi-Fi è la normalità, nel 1999, quando si parlò per la prima volta di reti Wi-Fi non lo era affatto. Durante il lancio dell’iBook, Steve Jobs dimostrò l’assenza di cavi con l’aiuto di un hula hoop.
Una rete Wi-Fi è quindi un sistema che consente di condividere ed elaborare risorse ed informazioni tramite Internet, senza fili. Parlando di reti possiamo distinguere: reti domestiche, reti pubbliche ed infine reti aziendali. In questo articolo ci concentreremo solo sulle ultime, realizzate in uffici e luoghi di lavoro.
Le reti aziendali
La rete aziendale è composta da centinaia o migliaia di device connessi, spesso contemporaneamente. Essa è inserita in un dominio, ovvero una rete di computer supportata da connessioni fisiche e connessioni logiche. Uno dei vantaggi della rete Wi-Fi aziendale è la possibilità di creare la condivisione di risorse e l’accesso a periferiche (stampanti, scanner, sistemi di sorveglianza e altro) senza la necessità di esser connessi tramite cavo al dispositivo.
La rete guest per i tuoi Clienti
Non di rado, nelle aziende, viene predisposta anche una rete Wi-Fi guest. Si tratta di una rete riservata a ospiti, visitatori, dipendenti che vogliono accedere ad Internet, anche mediante dispositivi personali. Essendo indipendente rispetto alla rete Wi-Fi principale, è facile scoprire i due vantaggi principali:
- Vengono preservate le prestazioni della rete Wi-Fi principale, destinata alle attività aziendali;
- Sono garantiti elevati standard di sicurezza per la rete principale.
La rete Wi-Fi guest è la soluzione ottima per aree comuni dell’azienda, come mense, sale d’aspetto ecc. In queste zone è importante una buona connessione che permetta a dipendenti o ospiti esterni di utilizzare la connettività senza inficiare sulle prestazioni della rete aziendale.
Cosa considerare nella progettazione della rete Wi-Fi aziendale?
La progettazione della rete Wi-Fi aziendale è un momento cruciale. Per ottenere una rete performante con una connessione stabile e potente è necessario studiare l’area aziendale, il core business e prendere in considerazione tutte le possibili criticità. Ogni azienda presenta peculiarità specifiche che solo un’attenta analisi può rilevare.
- L’elemento determinante è il core business di una azienda. Sulla base delle necessità del singolo caso, derivano differenti configurazioni possibili per la strutturazione della rete Wi-Fi aziendale. A seconda che si tratti di una azienda di servizi, manifatturiera o un ufficio, diverse saranno le esigenze e le prestazioni richieste alla propria rete.
- Un ulteriore aspetto da considerare è quello relativo all’area aziendale in cui si intende aver copertura. In questa fase è necessario studiare la planimetria dell’azienda avvalendosi anche di strumentazioni apposite. Questo studio consente di conoscere la componente fisica – il cablaggio degli ambienti – e permette successivamente di posizionare gli access point in modo ottimale.
- Da non sottovalutare, inoltre, sono le possibili criticità. Nell’installazione di una rete Wi-Fi aziendale diverse sono le insidie. La più comune sono le interferenze dovute alla presenza di oggetti, che fungono da ostacolo alla trasmissione del segnale. Inoltre, alcuni oggetti possono creare un campo magnetico che disturba ed interferisce con la propagazione del segnale Wi-Fi.
Come è strutturata una rete Wi-Fi aziendale?
A questa domanda non corrisponde una risposta univoca. L’assetto secondo cui i dispositivi sono collegati, ovvero la topologia di rete, può variare. Non esiste una topologia standard, la scelta dipende dalle necessità dell’azienda e da come vogliono esser gestite le informazioni all’interno della rete. Nonostante ciò è possibile individuare alcuni elementi che sono comuni a tutte le topologie di rete, che spiegheremo con l’aiuto della figura qui sotto.
Innanzitutto la connessione ad internet. Può sembrare un elemento scontato, ma è di fondamentale importanza. Diverse sono le offerte sul mercato, pertanto è cruciale saper scegliere quella che meglio si adatta alle esigenze aziendali. Infatti, esistono molteplici tipi di connettività ed ognuno di esso è performante solo in determinate condizioni. I principali fattori da tenere in considerazione sono: la velocità, l’affidabilità, l’assistenza immediata in caso di problemi e i costi.
Leggendo l’immagine da sinistra verso destra, vediamo che la connessione viene instradata da un router. Il router è un dispositivo che consente di smistare i pacchetti dati che viaggiano sul web verso più dispositivi. Il suo scopo è quello di dare vita alla una rete interna (LAN, Local Area Network).
Una volta instradata, la connessione, arriva al modem, un dispositivo elettronico il cui nome significa: modulatore e demodulatore. Questo consente di collegarsi a Internet attraverso i cavi telefonici, siano essi doppini in rame o fibra. Il modem trasforma il segnale internet esterno per immetterlo nella rete interna.
Talvolta i due dispositivi – modem e router – coincidono e si può parlare di modem-router, ovvero un unico apparecchio che assolve sia alla funzione di smistare i pacchetti dati, sia quella di trasformare il segnale prima di esser immesso nella rete interna. In pratica, oltre a fungere da porta d’accesso a Internet, consente a tutti i dispositivi di dialogare tra loro.
L’Access Point
Nella strutturazione di una rete Wi-Fi aziendale determinante è l’Access Point. Infatti, una volta che il pacchetto dati viene inviato dal modem, questo viene trasmesso ad un Access Point, che a sua volta permette all’utente di accedere alla connessione in maniera Wireless. Idealmente, possiamo pensare ad un AP come composto di due parti: una parte collegata alla LAN attraverso porta Ethernet che funge da ricevitore del segnale; una seconda parte che ha lo scopo di trasmettere, utilizzando le onde radio.
Generalmente l’Access Point ha una portata di circa 100 metri, pertanto per coprire aree vaste si usano più apparecchi. Inoltre, per evitare “buchi” di copertura e ottenere un segnale di qualità in tutta l’area, le celle di copertura degli Access Point – di solito – vengono strutturate in modo da esser parzialmente sovrapposte.
Questo dispositivo consente di raggiungere prestazioni elevate, tuttavia è sempre bene tener conto che la presenza di muri, alberi o altre barriere potrebbero ostacolare o far decadere il segnale. In alcuni casi si rende necessario dover potenziare o meglio direzionare il segnale. A questo scopo vengono utilizzate principalmente due tecniche – o una combinazione di entrambe – a seconda dell’ambiente che necessita copertura Wi-Fi:
- La prima consiste nell’utilizzo di antenne, che possono avere varie forme e dimensioni e anche diversa portata. Vengono utilizzate normalmente per distribuire la connettività da zone relativamente piccole, fino a aree pubbliche di discrete dimensioni, come aeroporti e centri commerciali.
- La seconda è l’impiego del Beamforming, una tecnologia che consente di modulare fase e ampiezza delle onde radio, con lo scopo di direzionarle verso i luoghi in cui si trovano i dispositivi. Per direzionare il segnale Wi-Fi vengono utilizzati dei particolari dispositivi che creano delle interferenze costruttive o distruttive, a seconda delle necessità.
Un alleato per la tua rete Wi-Fi aziendale: l’Access Point Ruckus
La componente principale di una connessione wireless è l’Access Point, un dispositivo fisico che diffonde il segnale in modo che i computer lo rilevino.
Per questo motivo ci affidiamo ad aziende leader nel settore, come Ruckus, le quali realizzano prodotti che garantiscono connettività di prima categoria.
É il dispositivo ideale per uffici, strutture alberghiere, studentati, punti vendita e complessi residenziali.
Ruckus ha inoltre studiato e brevettato una tecnologia innovativa: BeamFlex+. Si tratta di una particolare tecnologia che poggia le basi sul beamforming.
I più moderni access point sono dotati di antenne MiMo che sfruttano il BeamFlex+. Adattandosi in tempo reale alle posizioni dei dispositivi, riescono a indirizzare continuamente ciascun pacchetto Wi-Fi sul percorso di segnale migliore. Questo consente di utilizzare in maniera efficiente la connettività, senza disperdere inutilmente il segnale.
Infine, il vantaggio derivante dalla tecnologia BeamFlex+ di Ruckus è che permette di ridurre il numero di access point necessari per coprire un’area.
Domande?
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